Benessere: Una condizione a cui tendere - L'ARMONIA diventa BELLEZZA

Mai più labbra a canotto e seni gonfiati col silicone così si ritorna all'eleganza.
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La bellezza da bene d'elite si trasforma in un diritto di tutti. È questo il centro del dibattito di "Camminare in bellezza", l'evento all'interno della manifestazione fieristica Roma International Estetica.

A parlarci della questione è proprio una delle relatrici la dottoressa Annalisa Pizzetti «Il mondo della bellezza sta scoprendo un nuovo corso che vede non più i trattamenti come il raggiungimento dello status symbol, ma il miglioramento del nostro essere con un ritorno a classicità e armonia».
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domenica 12 febbraio 2012

*** i VIDEO della Dottoressa Annalisa Pizzetti -


La dottoressa Annalisa Pizzetti a RAI 2 mattina







guarda tutte le>> VIDEOINTERVISTE pubblicate su ABCSalute

*** IL TEMPO - L'Armonia diventa Bellezza


L'armonia diventa bellezza

Mai più labbra a canotto e seni gonfiati col silicone così si ritorna all'eleganza

La bellezza da bene d'elite si trasforma in un diritto di tutti. È questo il centro del dibattito di "Camminare in bellezza", l'evento all'interno della manifestazione fieristica Roma International Estetica.Un evento che prende spunto dal pensiero del suo ideatore il professor Pier Antonio Bacci che vede la bellezza come un principio assoluto, su cui l'uomo non può far a meno di riflettere.

A parlarci della questione è proprio una delle relatrici Annalisa Pizzetti, tra le prime dermatologhe in Italia ad interessarsi dell'estetica: «Il mondo della bellezza sta scoprendo un nuovo corso che vede non più i trattamenti come il raggiungimento del status symbol, ma il miglioramento del nostro essere con un ritorno a classicità e armonia».

Certo, ma non mancano labbra a canotto e seni super rifatti tra i nostri idoli? «Non possiamo pensare di modificare un sistema culturale in pochi istanti, ma di certo, anche grazie all'innovazione delle tecniche utilizzate, possiamo iniziare una via verso il cambiamento. Partiamo proprio dalla sua prima considerazione le labbra a canotto».Spero che mi dica che non si faranno più? «Questo non si può dichiarare, ma a differenza di prima che venivano utilizzati metacrilati e silicone, che sono trattamenti irreversibili, oggi abbiamo la possibilità attraverso delle piccole punture di inserire nelle labbra un materiale biocompatibile».
Farà meno male ma il risultato è lo stesso? «Certo, se ne abusiamo otterremo comunque grosse labbra, ma ci sono molti aspetti che ci inducono al cambiamento.Il primo è che questo trattamento svanisce dopo sei mesi e quindi se non si è contenti del risultato o il viso con il passare degli anni ha cambiato la sua fisionomia, noi possiamo modificare nel corso del tempo il trattamento. Inoltre, abbiamo la possibilità di agire in maniera molto meno invasiva».
E se il paziente le volesse comunque gonfiare a dismisura? «Basta aumentare la dose e si ottiene un effetto più visibile, ma come le ho detto noi lo sconsigliamo perché cerchiamo di trasmettere che la bellezza sta nell'armonia e non nell'apparire.Purtroppo non sempre funzione e capita che alcuni pazienti decidano di andare da qualche altro medico, ma fortunatamente si tratta sempre più di una minoranza».
Non solo labbra un altro problema che affligge tutte le donne è la cellulite.«Si tratta di una patologia che colpisce la maggior parte delle donne e che ha visto un incremento del 21 percento dal 2004 al 2007.Questa crescita è dovuta per lo più a stili di vita sbagliati, ad un'alimentazione poco corretta e sregolata».Quali i rimedi? «Sostanzialmente ne esistono tre: la Cavitazione che vede l'utilizzo degli ultrasuoni per la rottura delle cellule adipose, l'Endermologie che oltre ad agire sulle cellule adipose ha un effetto drenante e infine l'Endosfere, un macchinario di ultima generazione che riesce a rompere le fibrosi tipiche della terza fase.
Ma il consiglio è quello di consultare un medico nei primi stadi della cellulite.
Questi trattamenti sono attuabili sempre? «Di certo in qualunque fase della vita dalla maggiore età fino alla vecchiaia.Sono sconsigliabili durante la gravidanza, ma anche inutili in quanto le donne incinta hanno una loro bellezza naturale insuperabile».Ma l'estetica è mai salute? «Direi che lo è sempre.
Tanto e vero che una delle nostre ultime iniziative affronta un nuovo problema.
Parlo delle donne guarite dai tumori al seno, è necessario preoccuparsi non solo della malattia, ma anche dei postumi dovuti all'operazione ridando la bellezza di un corpo in armonia».

Intervista su ANSA.IT - scienza e medicina alla dott.ssa Annalisa Pizzetti

Se il ritocco è 'tarocco' a rischio in 100.000 l'anno

Su 150 prodotti 'riempirughe' solo 7 hanno l'ok degli Usa




di Maria Emilia Bonaccorso / 6 febbraio

ROMA - Granulomi, infezioni e ascessi: aumentano le complicanze da filler, le iniezioni riempirughe. I danni riguardano centomila persone ogni anno. L'allarme arriva dalla Società Italiana di Dermatologia (SIDeMaST). Degli oltre 150 prodotti a marchio CE oggi in commercio in Italia, per un giro d'affari di 200 milioni di euro, solo 7 sono stati approvati dalla FDA negli Stati Uniti come farmaci. Gli esperti chiedono per questo di equiparare i filler a farmaci iniettabili e la creazione, in collaborazione con l'Ordine dei Medici di Roma e in accordo con le maggiori società scientifiche, di un registro che certifichi gli specialisti accreditati.

Un'indagine condotta dal Centro Interuniversitario di Dermatologia Biologica e Psicosomatica di Firenze su 1500 donne ha svelato che una procedura su quattro provoca conseguenze a lungo termine. Sicure invece le iniezioni di botulino: mai registrato un danno collaterale permanente a fronte di 200.000 interventi effettuati ogni anno in Italia. In aumento anche il ricorso ai filler: oltre un milione e mezzo le italiane che scelgono il "ritocchino", circa 500.000 gli uomini. In calo l'età media dei pazienti, oggi attorno ai 30 anni contro i 40-45 di 5 anni fa. Ora gli esperti, riuniti a Roma per le Giornate di Dermatologia Estetica cominciano a fare i conti con i grandi numeri di una bellezza sempre più di massa. "Abbiamo rilevato un'incidenza del 10 per cento di granulomi nella sede dell'iniezione - informa Torello Lotti, Direttore del Centro e Presidente SIDeMaST - Nel 5 per cento di pazienti si è verificata la 'riaccensione' di un'infezione erpetica, nel 7 per cento dei casi un'infezione batterica e nel 3 per cento ascessi. Da non confondere con gli effetti fisiologici dell'iniezione, arrossamenti, piccoli lividi, dolore passeggero che passano spontaneamente.

"Il problema nasce anche dal fatto che i filler non sono considerati veri e propri farmaci, bensì dispositivi medici al pari di un disinfettante: come tali non sono sottoposti a sperimentazioni cliniche che ne accertino efficacia e tollerabilità, interviene Annalisa Pizzetti dermatologa dell'Accademia Romana di Dermatologia. A fronte di questa scarsità di garanzie, la moda del ritocchino della pausa pranzo non accenna a diminuire: nel nostro Paese i filler muovono un mercato stimato attorno ai 200 milioni di euro e ogni anno sono circa 500.000 gli uomini e oltre un milione e mezzo le donne fra i 30 e i 45 anni che si sottopongono alle iniezioni. Al filler si ricorre sempre prima: se fino a 5 anni fa l'età media si aggirava attorno ai 40-45 anni, oggi la prima punturina arriva perfino entro i 30 anni. Il ritocchino si affronta insomma a cuor leggero. La Società scientifica ha già proposto alle Autorità Sanitarie che, come negli Stati Uniti, i filler vengano equiparati ai farmaci iniettabili, così da avere finalmente maggiori garanzie per i pazienti che li scelgono. Le stesse che ci sono, oggi, per chi decide di utilizzare le iniezioni di botulino per spianare le rughe: nel 2009 in Italia si stima che siano state impiegate a fini estetici oltre 150mila fiale di tossina botulinica ma non si è registrato neanche un caso di danno collaterale permanente. Ministero della Salute, cioé i corrugatori".

*** Intervista su OPINIONE.IT alla Dott.ssa ANNALISA PIZZETTI



21 Ottobre 2009 - Società E Cultura



L'Ossigeno mania vista da Annalisa Pizzetti

di Barbara Alessandrini
Da quando i media hanno reso noto che dietro alla pelle tonica ed irrorata di Madonna c'è niente meno che una "camera iperbarica", anche in Italia è esplosa "l'ossigeno mania". Un vero e proprio tam tam che sta spingendo plotoni di donne nelle sale di attesa dei centri dermatologici. Attenzione, però, avverte la dottoressa Annalisa Pizzetti, specialista in dermatologia e direttrice del centro medico Piazza di Spagna. Perché al di là dei trattamenti che rallentano i processi di invecchiamento cutaneo è indispensabile prevenire lo stress ossidativo, le infiammazioni della pelle e la cattiva circolazione con nutrizione adeguata e moderato movimento.

Dottoressa Pizzetti, tutte pazze per l'ossigeno portatile?
Sì perché, parlo in base alla mia esperienza, i risultati sono davvero visibili, ma anche nel caso dell'Intraceuticals, si rischia un'infatuazione di massa per un trattamento ritenuto miracoloso, senza che ci sia dietro la consapevolezza di quanto è importante la prevenzione.

Madonna in versione dopo camera iperbarica ha una pelle di porcellana...
È vero che quando si esce dalla camera iperbarica la pelle ha un aspetto decisamente migliore. Ed è stato per questo motivo che in Australia si è iniziato ad applicare tale trattamento, prima usato solo per motivi terapeutici, a fini estetici.

Come funziona e in base a quale principio?
Nella sua versione cosmetica si tratta di una macchina che produce ossigeno iperbarico, ossia ad una pressione superiore a quella atmosferica che, se veicolato sulla cute attraverso un manipolo, è capace di far penetrare a sua volta dei principi attivi attraverso l'epidermide.

Una doppia azione quindi?
L'ossigeno ha una grande capacità eutrofica ed è un ottimo attivizzatore del microcircolo. Poi attraverso il manipolo vengono veicolate nel derma tre sostanze: l'acido ialuronico che ha un effetto idratante, la vitamina C che agisce come schiarente e l'atoxilene, un decontratturante cutaneo.

L'effetto è duraturo?
Alla prima seduta è già visibile ma di breve durata. Con cinque o sei sedute consecutive e ravvicinate, i risultati durano per tre quattro mesi.
Un periodo leggermente inferiore alla durata di un filler temporaneo...
Sì, ma con un trattamento una tantum è poi possibile mantenere il viso sempre irrorato e luminoso.

Veniamo ai "però".
In realtà il "però" è uno solo e riguarda quelle donne abituate al "tutto e subito" che si avvicinano ai trattamenti dermatologici con lo stesso approccio con cui acquistano i cosiddetti prodotti "risultati visibili in sette giorni". Hanno aspettative miracolistiche ma persistono in uno stile di vita errato e irrispettoso nei confronti del proprio corpo. E' vero che la cosmesi ha raggiunto traguardi avveniristici ma è impensabile eliminare le conseguenze di uno stile di vita sbagliato, fatto di eccessi. Ferma restando l'importanza dei continui studi sulle basi molecolari e genetiche, i killer dell'invecchiamento sono favoriti da insane abitudini di vita. Ad esempio la cattiva circolazione dovuta a sedentarietà incide negativamente anche sull'atrofia della cute del viso. O anche la dannata fretta di abbronzarsi ai primi soli espone a pericolosi eritemi, di fatto delle infiammazioni in cui i radicali liberi attaccano e degradano i grassi della membrana cellulare liberando acido arachidonico.

Il cibo resta il primo terreno a rischio di pessime abitudini?
Come dermatologa mi imbatto regolarmente in donne che tutta la vita alternano periodi di eccessi alimentari a diete del minestrone, non meno dannose. Specialmente se non si pratica una moderata attività fisica o se, al contrario, a ridosso dell'estate ci si chiude nelle palestre forzandosi a maratone muscolari responsabili di un'acidosi che scatena l'ossidazione cellulare. Sono reduce da un congresso sull'anti-aging all'ospedale Fatebenefratelli in cui è stato portato l'esempio di due gemelle omozigoti di sessant'anni. L'una con una pelle molto ben mantenuta l'altra segnatissima. Le due signore sono il prodotto di due stili di vita diversi, di due modi di approcciarsi al sole, al fumo, alla sedentarietà, ad un'alimentazione inadatta a contrastare i processi degenerativi e al controllo dello stress.

Dal rimedio alla prevenzione, sia in campo cosmetico che dermatologico?
La cute è un organo spia. Questo è un concetto che il dermatologo porta sempre con sé. Così come le lesioni cutanee sono il campanello di allarme di numerose patologie croniche metaboliche, ormonali e neoplastiche, un cattivo stato della pelle denota abitudini non corrette o un alto grado di stress. Ed è per questo che il suo benessere deve dipendere da una serie di fattori esogeni ed endogeni. Dunque sano regime alimentare e di vita, niente fumo, poco alcool, moto e prevenzione anche mediante l'uso, sia con integratori sia con cosmetici, di vitamina C ed E, di glutatione, di acido lipoico, di ubiquinone. Ricordando che la prevenzione inizia dentro il nostro corpo.

*** Quotidiano LA STAMPA - l'intervento della Dott.ssa ANNALISA PIZZETTI

L'intervista di Annalisa Pizzetti sulla Stampa

VADEMECUM DEL RITOCCHINO PERFETTO
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E' boom del "ritocchino" fatti durante la pausa del pranzo o messi come "cadeaux" sotto l'albero di Natale: I Filler sono entrati nelle abitudini della maggior parte delle donne con le diete e l'attività fisica.Lo scopo è mantenere un aspetto giovane senza sottoporsi a interventi chirurgici più impegnativi: Servono per "riempire" le pieghe sotto il naso e intorno alle labbra, per distendere le rughe della fronte e intorno agli occhi, far sparire occhiaie e migliorare i contorni del viso: Si tratta di tecniche cosidette "Soft", ma proprio per il loro facile approccio è fondamentale che il medico e paziente siano pienamente consapevoli dei rischi connessi.Per questo sono state messe a punto le linee guida "Filler: accordo per l'utilizzo dei filler nell'aumento del tessuto cutaneo e sottocutaneo", realizzate con il patrocinio di numerose scietà scientifiche, tra cui Sidemast, Adoi e Sime. Sono frutto di una Consensus Conference Italiana sui Dermal Filler a cui hanno partecipato 54 professionisti distribuiti tra universitari, ospedalieri e liberi professionisti.

**Ecco le dieci regole. Il medico prima dell'infiltrazione deve chiedere:
1) - se sono in corso malattie infettive acute o croniche (come ascessi dentari o tonsilliti);
2) - se si soffre spesso di herpes simplex (che il piccolo trauma potrebbe riattivare);
3) - se sono in corso mal della tiroide o mali autoimmuni (lupus, connettiviti);
4) - Se si stanno facendo terapie con anticoagulati (anche aspirina) che espongono al rischio di emorragie;
5) - un consenso informato al paziente e redigere una cartella clinica: Può essere inoltre opportuno fare delle foto pre e post intervento. Sul paziente incombe l'onere, di fronte al medico;
6) - dichiarare eventuali allergie e chiedere tutte le informazioni sul prodotto che verrà iniettato (specie se riassorbe o permanente);
7) - chiedere il "Bugiardino" (dove si trovano nome del prodotto, certificazione e data di scadenza): Avere informazioni precise per eventuali "ritocchini" futuri;
8) - informarsi su cosa non si può fare nei giorni successivi (lampade abbronzanti o esposizione al sole, saune, laser, massaggi profondi);
9) - rivolgersi solo a professionistiche operano in ambulatori medici attrezzati e dotati kit di pronto intervento;
10) - in generale evitare attività fisica e trucco nelle 12 ore successive: sole ed alcool alla sconmparsa del ossore e gonfiore.

**C'è sempre più attenzione, da parte dei medici a operare nell'assoluto rispetto dell'armonia del viso, della sicurezza del prodotto e in generale della salute.
Ecco perchè ormai si usano sostante biocompatibili (sempre più simili al nostro acido ialuronico naturale) e riassorbibili.Le sostanze permanenti, proprio perchè rimangono indelebili negli anni, possono essere rimosse o corrette solo chirurgicamente:Inoltre con il tempo possono dare luogo a noduli o migrazioni in altre aree del viso. Infine il prodotto riassorbibile permette in un secondo momento di adeguare la correzzione a seconda di come il viso matura e nel rispetto della naturalezza.

*** Quotidiano IL GIORNO . Le novità sul BOTULINO

MITIZZATO dallo star system internazionale per il suo effetto stira-rughe e, al tempo stesso, più volte messo alla berlina dai media, continua ad essere "recintato" da molto pregiudizi: il botox merita chiarimenti.

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Miti e falsi miti sulla tossina botulinica è stato proprio il tema di una tavola rotonda al Congresso di Medicina Estetica indetto dall'Accademia Dermatologica Romana.
Qualche riga di storia: la tossina botulinica di tipo A è un farmaco utilizzato in medicina per curare gli spasmi facciali e lo strabismo, l'emicrania cronica, l'eperidrosi ascellare.
L'approvazione per uso estetico in Italia è datata 2004. Una delle accuse più frequenti è quella che il botox crei volti inespressivi e "congelati". Donne con lifting o trattamenti di fillers non riusciti vengono considerati frutto di applicazioni di tossina botulinica.

**Ma questo non gonfia e non tira la pelle, spiega la dottoressa Annalisa Pizzetti, docente al Master di Dermatologia Estetica a Roma.
Il botox non toglie e non aggiunge ma agisce sul meccanismo della decontrazione della muscolatura facciale: le iniezioni di tossina botulinica di tipo A, riducendo l'attività dei muscoli della zona prescelta (per ora è ammesso intervenire solo su quella superiore del volto), distendono le rughe e ringiovaniscono l'espressione.
Una delle accuse dell'uso estetico del botox è quella che dopo il trattamento con la tossina le rughe peggiorano perchè la pelle non fa "ginnastica": Al contrario, grazie al rilassamento prolungato, le rughe risultano meno visibili. Si attenua infatti quella che viene chiamata la "memoria della rugha" poicè chi si sottopone al trattamento perde progressivamente l'abitudine a corrugare eccessivamente i muscoli che causano le rughe e danno un aspetto imbronciato al viso: Non viene in alcun modo alterata l'elasticità della peslle.

Un falso mito? il botox può indurre cefalea paralisi facciale locale, debolezza muscolare, sindrome simil-influenzale come qualsiasi farmaco, anche quelli più comuni, se si ha ipersensibilità al principio attivo.
A FAVORE DEL BOTOX? può essere una scelta ringiovanente al posto della chirurgia estetica: qualche punturina (con effetti reversibili) invece del bisturi e l'effetto distensione sulle rughe e quasi immediato: diventa visibile mediamente nell'arco di 2/3 giorni dalla seduta e una durata media dai 4 ai 6 mesi, sempre secondo il tipo di tossina usata. Se si desidera mantenere i risultati è necessario ripetere periodicamente il trattamento, che deve essere eseguito unicamente da un medico: l'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco ha concesso l'autorizzazione all'uso estetico della tossina botulinica solo ai medici e non ad altre categorie professionali). Ed è il medico l'elemento cruciale in grado di determinare il buon esito del risultato.
NOVITA'? Al Congresso Internazionale di medicina estetica, svoltosi il 13 ottobre a Milano, è stata presentata una nuova tossina light.
Con l'approvazione dell'Agenzia Italiana del Fasrmaco, fa il suo ingresso in Italia un miorilassante di seconda generazione, in unità Speywood di produzione europea: Agisce in tempi brevissimi e mantine il suo effetto per lungo tempo, con un risultato estetico marbido e naturale. Ilò nuovo miorillassante, indicato per il trattamento temporaneo delle rughe di espressione della parte superiore del viso, è una tossina botulinica di tipo A. Nonostante presenti caratteristiche strutturali e meccanismo d'azione analoghi alla precedente, le differenze sono sostanziali: il farmaco ha un'esclusiva concentrazione che consente, a parità di efficacia, un minor volume di prodotto per punto di iniezione. Ha un'ampia durata, fino a 5/6 mesi, e si vuole mantenere un risultato estetico ottimale, sono sufficienti due trattamenti all'anno
Chiara Betelli

10.400 IL NUMERO di fiale di tossina botulinica utilizzate ogni anno dal campione dei medici che hanno partecipato all'utimo Congresso Nazionale della Sicpre.
2-3 GIORNI dalla seduta iniziano i primi risultati del botulino, che ha il suo massimo effetto dopo 30 giorni, durata media dai 4 ai 6 mesi
+ 30% TREND IN AUMENTO, il botulino batte la crisi. ad affermarlo sono dermatologi e chirurghi estetici riuniti al Congresso di Dermatologia Estetia a Roma

*** EZROME.IT - La tossina Botulinica tra miti e falsi miti

La tossina Botulinica tra miti e falsi miti

Scritto da Antonietta Meringola
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Mercoledì 28 Settembre 2011 00:00
C'è chi si è fatta dieci ritocchi in un solo giorno. Ha sollevato un po' le sopracciglia, ha dato una aggiustatina al naso, ha ingrassato un po' le guancie e ha gonfiato le labbra. Insomma, ha eliminato qualche piccolo difetto che sopraggiungeva, fastidioso e antipatico, ogni qualvolta si guardava allo specchio. In fondo, cosa avrà fatto mai? Un semplice ritocchino!
Secondo una ricerca americana di qualche anno fa
l'uso del botulino "non solo elimina i difetti ma anche la capacità di esprimere tristezza. Immobilizzando i muscoli del volto blocca il feed back facciale e regala un'espressione sempre serena, anche in presenza di una disgrazia.
Ma, dall'incapacità di esprimersi deriva anche l'impossibilità di comprendere gli altri."
Venerdì 23 settembre, nella sala del Crown Plaza di Roma, il Congresso di Dermatologia Estetica ha affrontato, in una Tavola Rotonda, Miti e Falsi Miti sulla Tossina Botulinica.
In Italia i numeri parlano chiaro. Nel 1996 l'AIFA ha autorizzato, in ambito ospedaliero, l'impiego del botulino in oculistica e in neurologia. Nel 2004 è stato approvato l'uso estetico del botulino. E nel 2010 in Italia sono state utilizzate 100 mila fiale di tossina botulinica. Che cosa significa questo? Considerando che ogni persona che ricorre all'uso di botulino esegue mediamente 2 trattamenti all'anno, a distanza di 4/6 mesi, nel 2010, almeno 50 mila persone si sono sottoposte al trattamento.
E poi per distendere le rughe sono raccomandate 4/5 iniezioni per quelle glabellari, 4/6 per quelle della fronte e 6 per le zampe di gallina, 3 per occhio. Il costo di un trattamento? Gli esperti del settore informano che il costo della procedura varia da medico a medico ma si aggira intorno ai 350-600 euro e al di sotto di queste cifre "è necessario fare molta attenzione perché potrebbetrattarsi di prodotti illegali e non approvati."
Quali sono i falsi miti, i miti da sfatare, che circolano in Italia sulla tossina botulinica tanto che si è resa necessaria organizzare, ad opera dell'Accademia Dermatologica Romana, una Tavola Rotonda sulla questione? La corretta informazione, innanzitutto, veicola argomentazioni di importanza fondamentale soprattutto per i "non addetti ai lavori". Le domande più frequenti sulla tossina botulinica risultano essere:
1. E' vero che la tossina botulinica ha importanti effetti collaterali? "Come qualsiasi farmaco il botulino ha alcune controindicazioni. Se l'iniezione viene eseguita da uno specialista esperto, gli effetti indesiderati sono generalmente minimi, locali e transitori e consistono in piccoli ematomi, e a volte, lievi mal di testa. Più raramente si può verificare un indebolimento dei muscoli vicini a quelli trattati, che causa una lieve e temporanea ptosi della palpebra superiore o del sopracciglio, comunque, sempre reversibile."
2. Il botulino è un trattamento permanente? "Assolutamente no. L'effetto di distensione sulla pelle e sulle rughe diventa ben visibile in media nell'arco di 3 giorni dalla seduta edura mediamente 4/6 mesi. E' quindi necessario ripetere periodicamente le iniezioni qualora si desideri mantenere i risultati."
3. La tossina botulinica potrebbe migrare in organi distanti dall'area trattata, fino al cervello? "A contribuire a questo mito è uno studio effettuato dal Dott. Caleo, il quale ha condotto un'indagine sulla migrazione del botulino sui ratti [...] ma il dosaggio utilizzato dal Dott. Caleo sui ratti è 2.500 volte superiore a quello utilizzato in medicina e in estetica [...] ratti e essere umani sono molto diversi dal punto di vista fisiologico [...] la tossina botulinica nello studio del Dott. Caleo è stata iniettata al ratto alla base del muscolo olfattivo del baffo le cui fibre nervose sono in diretto collegamento con il cervello. Nell'uomo, invece, vi è una diversa modalità di trasmissione dell'impulso olfattivo al cervello tale da impedire la migrazione al cervello della tossina stessa."
4. La tossina botulinica rende il viso poco naturale? "Gli eccessi a cui assistiamo frequentemente, come rigonfiamenti dei visi alla Botero, sono attribuibili all'uso eccessivo dei filler. La tossina botulinica in sé non altera la fisionomia del volto perché può provocare solo una distensione delle rughe mentre il viso rimane del tutto naturale. La tossina botulinica non riempie ma distende la ruga rilassando il muscolo. I fillers curano, invece, le rughe attraverso un riempimento della zona trattata. Gli occhi eccessivamente "sbarrati" sono riconducibili a un lifting mal fatto."

** La dottoressa Annalisa Pizzetti, Docente Master Estetica dell'Università di Tor Vergata di Roma, ha confermato che "il segreto di un trattamento con tossina botulinica è quello di ottenere non la paralisi dei muscoli responsabili della formazione delle rughe ma il loro indebolimento così il risultato sarà una distensione della muscolatura a riposo, con la scomparsa delle rughe in questo stato e non in caso di espressione."
E sull'uso del botulino che "non solo elimina i difetti ma anche la capacità di esprimere tristezza" la dottoressa Annalisa Pizzetti puntualizza che "lo specialista dovrebbe alleviare e non cancellare completamente alcuni segni del tempo, mantenendo quelli che sono i punti di forza del paziente, come un paziente che ride con gli occhi, oppure un paziente che ha uno sguardo espressivo e profondo quando aggrotta le sopracciglia [...] è fondamentale una attenta analisi del volto del paziente, mimica ed espressione che è quella dove andiamo a intervenire ed è quella che ci realizza con il mondo."